PGR
Background scientifico
Il concetto dell’implantologia protesicamente guidata1,2 rappresenta oggi un principio consolidato e da tutti preso come riferimento per l’esecuzione di un’implantologia osteointegrata di successo. In particolare, la stretta corrispondenza tra il futuro restauro implanto-protesico ed una certa posizione 3D dell’impianto è fortemente raccomandata, soprattutto nel trattamento delle edentulie parziali e nel settore estetico.
Diverse pubblicazioni hanno inoltre sottolineato i possibili rischi legati ad un posizionamento implantare scorretto dal punto di vista protesico3. Spesso sono le condizioni anatomiche sfavorevoli e, in particolare, un volume osseo insufficiente a determinare uno scorretto posizionamento implantare.
La posizione dell’impianto è infatti troppo spesso condizionata dal tentativo di ottenere una fixture completamente circondata da tessuto osseo, anche se per ottenere questo obiettivo l’asse e la posizione dell’impianto non coincidono con quelle ideali.
Bibliografia:
- Garber DA et al. Compend Contin Educ Dent 1995; 16:796–804.
- Buser D & Belser UC. In Buser D, Belser UC, Wismeijer D (eds) ITI Tratment Guide, Vol 3: Implants in Extraction sockets. Berlin: Quintessence Publishing 2008.
- Chen ST et al. Int J Oral Maxillofac Implants 2009; 24(Suppl):272–278.
- Chiapasco M et al. Int J Oral Maxillofac Implants 2009; 24(Suppl):237–259.
- Kuchler U et al. Int J Oral Maxillofac Implants 2014;29(Suppl):14-24.
- Boardman N et al. Clin Oral Implants Res. 2015 Mar 29
- Chiapasco M & Casentini P. In Khoury F, Antoun H, Missika P (eds) Bone Augmentation in Oral Implantology. Berlin: Quintessence Publishing 2006.
Per ottenere un risultato ottimale dal punto di vista estetico e funzionale, in presenza di difetti dei tessuti duri e molli, è invece necessario associare un corretto posizionamento implantare a tecniche di aumento dei tessuti duri o molli. Si tratta di tecniche di aumento di volume ampiamente utilizzate e validate dal punto di vista clinico e scientifico4,5,6.
Bibliografia:
- Garber DA et al. Compend Contin Educ Dent 1995; 16:796–804.
- Buser D & Belser UC. In Buser D, Belser UC, Wismeijer D (eds) ITI Tratment Guide, Vol 3: Implants in Extraction sockets. Berlin: Quintessence Publishing 2008.
- Chen ST et al. Int J Oral Maxillofac Implants 2009; 24(Suppl):272–278.
- Chiapasco M et al. Int J Oral Maxillofac Implants 2009; 24(Suppl):237–259.
- Kuchler U et al. Int J Oral Maxillofac Implants 2014;29(Suppl):14-24.
- Boardman N et al. Clin Oral Implants Res. 2015 Mar 29
- Chiapasco M & Casentini P. In Khoury F, Antoun H, Missika P (eds) Bone Augmentation in Oral Implantology. Berlin: Quintessence Publishing 2006.
Un’accurata pianificazione protesica rappresenta un requisito importante e consente di programmare in modo più preciso i successivi interventi di aumento dei tessuti duri e molli
Questo approccio è stato preliminarmente presentato in occasione di una precedente pubblicazione7 ed è stato nuovamente ribadito negli atti della IV Consensus Conference dell’ITI3.
Bibliografia:
- Garber DA et al. Compend Contin Educ Dent 1995; 16:796–804.
- Buser D & Belser UC. In Buser D, Belser UC, Wismeijer D (eds) ITI Tratment Guide, Vol 3: Implants in Extraction sockets. Berlin: Quintessence Publishing 2008.
- Chen ST et al. Int J Oral Maxillofac Implants 2009; 24(Suppl):272–278.
- Chiapasco M et al. Int J Oral Maxillofac Implants 2009; 24(Suppl):237–259.
- Kuchler U et al. Int J Oral Maxillofac Implants 2014;29(Suppl):14-24.
- Boardman N et al. Clin Oral Implants Res. 2015 Mar 29
- Chiapasco M & Casentini P. In Khoury F, Antoun H, Missika P (eds) Bone Augmentation in Oral Implantology. Berlin: Quintessence Publishing 2006.